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Gianfranco Mascelli

“Immacolata Datti - Arte e suoni”
Lo Strillo di Napoli, 2013


Roma. Alla Galleria d’arte Cortese & Lisanti la mostra: “il Giardino In-cantato”. Opere in sculture e suoni di Immacolata Datti che perseguono la ricerca sull’origine del suono in relazione alla forma o, al suo contrario. La mostra ha un suo percorso determinato che si apre con “La Porta del Monaco”, posta all’ingresso della galleria, si incontrano quadrati che alludono a magie interplanetarie, fasce di Moebius che si trasformano in fasci di rose, enneagammi e suoni vhe accompagnano il visitatore fino a giungere, a conclusione del percorso, al cospetto dell’albero dalle foglie dorate che producono suoni antropomorfi.

L’artista procede nella sua ricerca sulla genesi del mondo attraverso la quale descrive la materia e la forma della sua scultura che, nei portali, per qualche verso, riporta la memoria alla Porta dei Leoni di Micene. Le stesse colonne realizzate con più elementi sia materici che cromatici, esaltano una visione arcaica, dal profilo sapientemente minimalista. Il suono, parte integrante della sua ricerca, va dall’archetipo del rumore primordiale alla trasformazione del suono musicale, talvolta ricavato dall’aria che attraversa la conformazione delle sue opere, creando suoni diversi e distinti in cui si elaborano poetiche distinzioni tra il notturno e il diurno e tra le trascendenze primordiali africane e quelle più raffinate dell’estremo oriente.

Di Immacolata Datti è il monumento Romano “Trasparenze” realizzato con la collaborazione di Bruno Del Gaizo in ricordo di Giovani Falcone ed Ezio Tarantelli e, sempre a Roma, un altro suo monumento è la “Scala modulare” situata in via Castiglion Fibocchi. Sue opere sono conservate in numerosi musei italiani.